Immaginazione attiva

«Un analizzando ebbe una lunga storia d'amore con una figura-anima durante l'immaginazione attiva. Ma non le disse mai di essere sposato. Quando glielo chiesi, disse che in realtà non lo avrebbe mai fatto. Quindi il suo lo nell'immaginazione attiva si comportò in modo differente dal suo lo di ogni giorno. Ovviamente l'intera situazione non era affatto reale, era molto più simile alla scrittura di un romanzo, ma non era un'immaginazione attiva reale.»

Il Libro Rosso nell'Immaginazione attiva di uno studente di psicologia (Dal film La Moda proibita con Nick Rizzini - Plays)

«IL CAPOCOMICO Chi sono lor signori? Che cosa vogliono? - IL PADRE Siamo qua in cerca d’un autore.»

L'immaginazione attiva è un metodo della psicologia analitica di Carl Gustav Jung[1][2], culminato nella creazione de Il Libro Rosso (un grande libro con disegni, scritto a mano con calligrafia antica) originariamente scritto per se stesso e non destinato alla pubblicazione[3].

L'immaginazione attiva mira a dare forma tangibile alle immagini dell'inconscio attraverso la mediazione della coscienza, in modo molto simile ai Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello ma con finalità terapeutiche ed esistenziali più che artistiche. Tale approccio consiste nel focalizzare l'attenzione sulle emozioni, e più in generale, sui fantasmi (i cosiddetti mostri) inconsci portati alla coscienza interagendo con essi e dando vita creativa ad immagini spontanee che l'Io formalizza e struttura in modo responsabile. Marie-Louise von Franz sottolinea le differenze tra imaginatio vera, come processo di elaborazione e confronto, e imaginatio phantastica infantile e fine a se stessa. Questo implica che sia il vero Io a interagire onestamente con le figure dell'inconscio[4]. L'immaginazione attiva è uno dei pilastri della psicoterapia junghiana. Jung già nel 1929 la confrontò alla teoria del non-agire taoista. Essa è considerata dallo stesso Jung come forza immaginativa pura, un procedimento avanzato di integrazione tra conscio ed inconscio che dà vita alla cosiddetta funzione trascendente in un'opera di sintesi dove la distanza tra sogno e veglia, sia il più possibile ravvicinata, in un terzo livello creato dal paziente.

  1. ^ Libro dei Sogni di Jung, su ilsole24ore.com.
  2. ^ Esperimento che Jung fece su di sé, su ilsole24ore.com.
  3. ^ Il libro, di 400 pagine, grande formato e peso è stato stampato nel 2009 con introduzione, riferimenti e note dello storico della psicologia Sonu Shamdasani e, nonostante il suo costo elevato, ha totalizzato diverse edizioni. Edizione italiana, Boringhieri, Torino, 2010
  4. ^ Marie Louise Von Franz, L'immaginazione attiva in Rivista di psicologia analitica, n 17, 1978, Marsilio Editore. L'articolo chiarisce le fasi del processo, le sue difficoltà e gli errori più comuni da evitare PDF

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Tubidy